La serie recente di eventi catastrofici che ha investito molti paesi europei dà forza ad una spinta significativa verso forme di più efficace collaborazione tra le Protezioni Civili dei Paesi dell’Unione. Con questo obiettivo fondamentale, è stato istituito il “Meccanismo comunitario”, per Decisione del Consiglio Europeo, nell’ottobre 2001. Il Dipartimento della Protezione Civile italiano ha sempre favorito lo scambio regolare di informazioni tra tutti i livelli del sistema e le attività di formazione, tra cui le esercitazioni delle componenti che intervengono nella Protezione Civile, nella convinzione che queste attività hanno un ruolo fondamentale nel rafforzare il sistema nazionale. Sulla base di questi presupposti l'Italia ha manifestato più volte l'intenzione, alla Commissione Europea, di voler organizzare una esercitazione internazionale, col fine di testare sia il modello italiano di Accoglienza e Smistamento delle squadre S.a.R. internazionali (A.S.S.A.R.), sia, più in generale, l'attivazione del "meccanismo comunitario". Molti Stati Membri si sono mostrati entusiasti della proposta dando piena disponibilità a collaborare, anche nelle fasi preparatorie. L’esercitazione, svoltasi tra il 13 ed il 16 ottobre 2005, nella sua componente nazionale, era mirata a verificare l’efficacia del sistema di risposta delle componenti e delle strutture operative del Servizio Nazionale di Protezione Civile. Durante l’esercitazione verranno intraprese e verificate una serie di attività che di norma vengono svolte durante un’emergenza. Verranno insediati i centri di coordinamento sul territorio (DI.COMA.C, 3 CCS, 46 COM, 91 COC) e le aree di ammassamento delle squadre operative; verrà attivato il sistema di comunicazioni in emergenza sul territorio della Sicilia Orientale; verrà verificato il sistema sanitario e veterinario per le emergenze, così come il modello per il rilievo del danno e la verifica dell’agibilità degli edifici. Dal punto di vista logistico sono stati utilizzati mezzi aerei e navali, come spesso avviene durante le emergenze, essendo fondamentali per i soccorsi o la risoluzione di circostanze che altrimenti potrebbero verificarsi fatali, e saranno mobilitate tutte le componenti nazionali di protezione civile. Data la gravità dell'evento, sono state attivate anche le altre Regioni in grado di contribuire al superamento dell'emergenza. Nella sua componente internazionale l’esercitazione intendeva verificare la capacità dell’Europa di rispondere ad una grossa calamità, testando il modello di intervento per ridurre i tempi di attivazione ed impiego delle squadre S.a.R. e migliorare la capacità decisionale ai diversi livelli di responsabilità. In particolare gli obiettivi più strettamente legati a questo aspetto sono stati:
- la verifica delle procedure di attivazione del “meccanismo comunitario”;
- il test del modello italiano di Accoglienza e Smistamento delle squadre S.a.R. – EU (A.S.S.A.R.) anche attraverso l'attivazione di un reception
- desk office all'aeroporto; l’organizzazione della logistica, del trasporto e del coordinamento delle squadre S.a.R. – EU;
- la verifica delle comunicazioni radio in loco tra le squadre S.a.R. – EU ed i centri di coordinamento;
- la sperimentazione dell’interoperabilità tra le squadre S.a.R.
Anche l'Associazione Radioamatori Italiani, rientrante nell'organizzazione nazionale, è stata allertata dal Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri ed ha preso parte all'esercitazione con unità provenienti da ogni parte d'Italia.
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