Satelliti: come iniziare...
Scritto da Salvatore IWØDTK & Cosmo IWØHP   

...l'OSCAR 51


Lo scorso 2 dicembre 2006, a Roma, si e' tenuto un convegno sui satellitiFoto 1: Il Satellite AO-51 (fonte: AMSat.org) radioamatoriali; appuntamento unico nel suo genere in quanto, organizzato nel centro Italia, ha dato la possibilità di partecipare a rappresentanze di varie parti della penisola, impossibilitate per distanza nelle precedenti edizioni.
Al termine di tale convegno, molti sono stati i colleghi che hanno chiesto delucidazioni riguardo i satelliti radioamatoriali, senza nascondere un timore reverenziale come si stesse parlando di chissà quale macchina infernale!
Si è pensato, quindi, di condensare in queste pagine alcune semplici istruzioni su questo particolare settore del nostro hobby, sfatando miti e leggende, tralasciando paroloni e terminologie tipiche dei "guru" del campo, nonché partendo dal presupposto che al radioamatore medio, interessato a tentare dei normalissimi QSO, molte nozioni scientifiche non occorrono, se non quelle relative l'operatività.
Si tenterà, pertanto, di accompagnare il "normale" OM ad usare questi "oggetti volanti", iniziando questo percorso col prendere in esame il satellite radioamatoriale AO-51 (foto 1) e con il buon proposito di esaminare, in prossimi articoli, altri satelliti, da quelli più semplici da lavorare, per tecnica ed accorgimenti tecnici necessari.
Foto 2: una schermata di SatScapeLa sigla AO-51 sta per Amsat-Oscar 51; è questo uno degli ultimi satelliti radioamatoriali mandato in orbita. Un cubo di circa 25 cm. di lato, trabordante di tecnologia che lo rende tra i più semplici da lavorare.
Tralasciando volutamente le tante informazioni tecnico-scientifiche, che certamente si potranno trovare in rete o nelle pubblicazioni del settore, iniziamo col dire, che AO-51 ha a bordo ricevitori e trasmettitori che permettono di lavorarlo dai 28Mhz ai 2.4Ghz.
Prima cosa da fare, per lavorare un QSO via satellite, è sapere quando il satellite volerà sulle nostre antenne; a questo si ovvia in due modi: o tramite internet, si cercano i passaggi del satellite (si vedano i siti di AmSat, NASA, ecc.), oppure, scaricando uno dei tanti software gratuiti (Satscape, Istantrak, Orbitron, ecc.) e fornendo le coordinate geografiche - latitudine e longitudine - in cui si è, si calcoleranno in tempo reale i movimenti degli stessi satelliti (foto 2). Questo significa cercare un'orbita con un'elevazione molto alta, dove per "alta" si intende superiore ai 40°; ciò non e' difficile, infatti si vedranno spesso, durante l'arco della giornata, orbite con valori d'elevazione di 60-70° e anche oltre.
Elaborati o ricercati i passaggi in cui l'AO-51 transiterà letteralmente sulla vostra testa, non rimane che accendere il vostro apparato - base, veicolare o portatile che sia - in UHF, sulla frequenza 435,300 MHz, in FM! (foto 3)

 

Foto 3: Il ricevitore sintonizzato in RX Foto 4: Il trasmettitore pronto per la TX


E' infatti questo satellite un satellite monocanale con discesa (download) in modulazione di frequenza.
Riguardo l'antenna, basterà una qualsiasi antenna esterna; la classica verticale per le "chiacchiere serali" va benissimo!
Non appena l'elevazione del satellite comincerà ad aumentare, sarà bene cominciare a ruotare la manopola del vostro VFO/Sintonia/Dial, andando su e giù di qualche Khz dai nominali 435.300… incredibilmente, ecco una portante, come se la mettesse il solito pirata locale, ed ecco anche le voci: <<CQ SAT, CQ SAT de…>>
Il passaggio durerà solo qualche minuto ma, nello shack, saranno arrivate voci lontane che forse si pensava poter ascoltare solo in HF.
Sicuramente, riuscita questa prima esperienza, la notte non si dormirà pensando come poter salire (uplink) su AO-51; bene, se si possiede una radio in UHF - per l'ascolto - sicuramente ce ne sarà anche una in VHF.
Per tentare, quindi, si sintonizzerà l'apparato VHF a 145.920, si inserirà il subtono a 67.0 Hz (foto 4), si commuterà la massima potenza e si attenderà il solito passaggio con buona elevazione.
Quando in ricezione si avranno buoni ascolti, in un momento di quiete, si potrà provate a trasmettere. La frequenza delle VHF dovrà restare bloccata su quella impostata, mentre, si dovrà sempre "giocare" sulla sintonia in UHF, con la solita variazione di qualche Khz in più o in meno. Ulteriore aiuto potrebbe essere la trasmissione della nota a 1750; se la si riascolta, si potrà provate a far chiamata e… certamente ci si riascolterà!
Dopo questa breve descrizione, il primo approccio al mondo dei satelliti è avvenuto senz'altro con successo, percui si potrà continuare tranquillamente, senza temere per le condizioni operative… sono in molti nel mondo ad operare in questa maniera se non anche peggio!

Analog Uplink: 145.920 MHz FM (PL - 67Hz)
145.880 MHz FM (QRP, No PL)
1268.700 MHz FM (PL - 67Hz)
Analog Downlink: 435.300 MHz FM
2401.200 MHz FM
PSK-31 Uplink 28.140 MHz USB
Digital Uplink: 145.860 MHz 9600 bps, AX.25
1268.700 MHz 9600 bps AX.25
Digital Downlink: 435.150 MHz 9600 bps, AX.25
2401.200 MHz 38,400 bps, AX.25
Broadcast Callsign: PECHO-11
BBS Callsign: PECHO-12
Tabella 1

Attenzione: all'inizio si è detto che l'AO-51 ha diversi ricevitori e trasmettitori a bordo, se si cercano su internet, si troveranno i modi in cui viene attivato nell'arco del mese (tabella 1). Le limitazioni sono date solo dalle apparecchiature che si possiedono e visto i ricchi e abbondanti shack di cui tanto ci si vanta, questo sarà un modo per un utilizzo intelligente delle nostre amate apparecchiature.
Osservando la tabella 1, si troveranno tutti i modi e frequenze operative utilizzabili con AO-51 e non sarà difficile trovarne uno di proprio gusto: PSK-31, 28 Mhz, Racket a 9600 bps, 1200 Mhz…
Un aiuto grandissimo ed insperato, fino a solo qualche anno fà, proviene dai tanti ricetrasmettitori multibanda. Proprio da questi può arrivare lo sprono per l'uso corretto ed abbondante dei satelliti radioamatoriali: multifrequenze, abbondanti potenze, ultrasensibili ricevitori… insomma, macchine eccezionali, dalle grandi caratteristiche, a prezzi ormai modesti.
Conosciuto e fatto nostro l'AO-51, si potrà vedere come poterlo utilizzare per tutto il tempo del passaggio, senza attendere di diminuire la nostra distanza da lui, aspettandolo solo le orbite alte.
Per tutti i satelliti, sia a bassa orbita (L.E.O.) come l'Oscar 51, che d'altro tipo, vi sono regole che vanno rispettate per migliorarne l'uso ed evitare delusioni. In pratica, sarà facile ascoltarlo quando volerà in verticale sopra di noi, sarà più difficile farlo quando il passaggio ha orbite più basse: bisognerà allora migliorare la stazione radio, ottimizzandola.
Per fare ciò saranno sufficienti pochi accorgimenti, come ad esempio: chi ha fatto attività VHF e superiori, si troverà ancora delle direttive tipo yaghi, sarà questo il momento di toglierci la polvere e rimontarle sul mast. Saranno forse piccole e da pochi elementi ma andranno senz'altro bene. Per chi non vorrà o non potrà disporre di un rotore per l'elevazione, potrà montarle inclinate di circa 20°. Riguardo i cavi a bassa perdita, basterà un buon RG-213, il più corto possibile.
Inoltre, anche senza preamplificatori d'antenna, con i moderni transceiver si ascolterà, basso, ma si ascolterà.
Con poco, come si è visto, si è già passati ad una fase migliorativa che permetterà l'acquisizione del satellite per un tempo maggiore ed il conseguente aumento del suo tempo d'utilizzo.
Nulla toglie che si potrà passare ad una stazione ad hoc, montando rotori dedicati interfacciati con il PC per l'inseguimento automatico del satellite; direttive ad elementi incrociati con impossibilità di commutarne la polarizzazione ed evitando di perdere i 3db della polarizzazione lineare; preamplificatori d'antenna che ci permetteranno ascolti anche ad elevazioni prossime allo zero, cavi lunghi ma di buona qualità con bassi valori d'attenuazione ed altro. (foto 5)
Foto 5: antenne ad uso SATSicuramente tutto questo aumenterà i costi, ma si rimarrà senz'altro al di sotto, e di molto, del nuovo RTX HF appena sfornato con mille lucine ben disposte…
In ultimo, non si dimentichi che l'uso dei satelliti offre anche vantaggi al nostro hobby: non tutti abitano su un'isola del pacifico o a 1000 mt. di quota, non tutti possono montare tralicci ed antenne come i colleghi americani, non tutti hanno un ranch, non tutti possono usare 1KW e, forse, sarà l'unico modo per non provocare disturbi televisivi…
Terminando questa prima trattazione e questo primo satellite, si suggerisce di continuare ad usarlo, ed ascoltarlo, sperimentando semmai orari particolari ed altre modalità, nella certezza che i satelliti sono oggetti distanti da noi, da qualche centinaio di km a qualche migliaio ed oltre, pertanto si tratterà sempre si DX, continuamente e con cosi poco…