Alimentatori switching a basso costo: ovviamo ai problemi
Scritto da Cosmo IWØHP   


Qualche tempo fa, leggendo una nota rivista del settore, riflettevo su di uno strano rumorino che proveniva dall'interruttore di uno dei miei alimentatori. Una specie di sfrigolio. Mai andavo però all'idea che potesse succedere qualcosa proprio al mio, fino a quando, un bel giorno, accendendolo, mi rendevo conto che non usciva alcuna tensione dalle sue boccole... oltre a rimanere buie tutte le sue "lucette".

Ripensandoci, molto tempo prima, un'altro amico, che aveva acquistato con me lo stesso alimentatore in fiera, aveva lamentato un analogo problema e, trovandosi "nella capitale" per lavoro, lo aveva portato in riparazione; cosa che gli era costata quasi quanto lo stesso alimentatore.

 

Gli alimentatori oggeto di sevizie

Di fatto, gli alimentatori switching sono caratterizzati da un basso costo e da ridotte dimensioni/peso; il mercato, poi, è stato, negl'ultimi anni, letteralmente invaso da vari modelli di questi dispositivi ad un costo veramente irrisorio (parliamo di poche decine d'euro); prodotti, tra l'altro, identici anche esteticamente con l'unica variante del brand di commercializzazione: Lafayette, Telecom, Hoxin ed altri.

Ovviamente, viste le promesse in termini di costo/prestazioni, c'è stato un acquisto in massa di questi piccoli alimentatori; e la nostra sezione/zona non ne è rimasta certamente immune. Come dicevo in premessa.

Ma da un'attenta valutazione e comparazione con alimentatori più blasonati, fatta dal collega Daniele IW1AXR, proprio nell'articolo a cui mi riferivo, a parte delle piccole differenze di carattere estetico e meccanico, dal punto di vista elettrico/elettronico sono sostanzialmente uguali.

Un difetto, caratteristico di questi alimentatori a basso costo, è proprio sull'interruttore di accensione; infatti, lo sfrigolio che sentivo accendendolo era dovuto proprio al picco di corrente che, in fase di accensione, va a caricare i grossi condensatori elettrolitici che sono al suo interno. E dagli oggi, dagli domani... l'interruttore era bello che da buttare!

La modifica appena eseguitaTrovato, quindi, un interruttore di pari dimensioni, recuperato da un vecchio alimentatore per PC (si va sempre al recupero!), procedevo alla sostituzione; rilevando che la semplice sostituzione era stata risolutiva... o quasi! Bhe, perché lo sfrigolio si continuava a sentire all'accensione e quanto sarebbe durato quest'altro interruttore? Forse poco.

La cura definitiva sarebbe stata quella di inserire, in serie all'interruttore, un termistore o NTC.

Il termine termistore è la traduzione dalla parola inglese thermistor, che è una combinazione delle parole thermal e resistors. Infatti, proprio dalla corelazione di questi due effetti/cause che si trae il beneficio dall'utilizzo di questi dispositivi, ampiamente impiegati come limitatori della corrente di spunto, sensori di temperatura, protezione di circuiti nonché controllo di dispositivi di riscaldamento.

Dal punto di vista elettrico, il termistore o NTC è una resistenza; una resistenza particolare che banalmente diminuisce di valore all'aumentare della sua temperatura. Nell'utilizzo come limitatore di corrente, ovvero per evitare sui contatti del nostro interruttore picchi di corrente che lo distruggerebbero in poco tempo, il funzionamento è altrettanto banale: accendendo l'alimentatore, il termistore è ancora "freddo" e la sua resistenza, seppur di pochi ohm, è sufficiente a limitare la corrente che va a caricare i condensatori del dispositivo. Man mano che la corrente fluisce attraverso l'NTC, questi si riscalderà e diminuirà il valore della propria resistenza, fino ad una situazione di equilibrio.

Il filtro di rete contro i disturbi a RFL'NTC si presenta come un grosso condensatore ceramico, solitamente di colore nero o verde; facilmente individuabile nelle vicinanze dell'ingresso della tensione di rete dei circuiti di alimentazione.

Sempre nell'ottica del recupero e riciclaggio, anche l'NTC utilizzato nella modifica del mio alimentatore è stato prelevato dallo stesso vecchio alimentatore per PC dell'interruttore.

Come, sempre dallo stesso alimentatore per PC è stato possibile recuperare un filtro di rete che, opportunamente scatolato, è andato a sopperirne la mancanza nell'alimentatore sotto modifica, a tutto beneficio della gamma HF.

Le immagini, sicuramente, varranno più di mille altre parole. Seppur rimanga a disposizione per eventuali chiarimenti.

ATTENZIONE!!! Smontare un alimentatore di tipo switching, o a commutazione, è abbastanza pericoloso perché di fatto questi lavorano con le normali tensioni di rete e ci sono condensatori elettrolitici di filtro anche molto grossi che rimangono carichi, e farli scaricare su di sè non è affatto salutare!!!
Prestate MOLTA attenzione a dove metterete le mani e semmai scaricate i condensatori o attendete qualche minuto prima di metterci le mani, onde aspettare che si scarichino da soli.

Buone modifiche!