DTK-3: 13 elementi Yagi per Wi-Fi | Stampa |
Scritto da Salvatore IWØDTK   


Quanti di voi hanno avuto problemi con i livelli dei segnali wi-fi con le varie penne, modem e router vari? Forse un po’ tutti... ecco quindi qualcosa che può migliorarci la vita.
Si tratta di una normale antenna direttiva tipo yagi, di soli 13 elementi, di appena 50cm di lunghezza e quindi di dimensioni estremamente ridotte.
L’impiego di una direttiva al posto del classico “gommino”, dietro un apparecchio wi-fi, e intuitivo, aumentare il livello dei segnali e quindi le distanze da coprire in gamma 2,4ghz.

 


Il calcolo della stessa e stato effettuato con uno dei tanti programmini che si trovano in rete, magari non recentissimi, l’importante che dia tutte le dimensioni necessarie.
Questa costruzione viene semplificata utilizzando un vecchio metodo, impiegare come boom i tubi di materiale plastico usati negli impianti elettrici “a vista”.
Con antenne di queste dimensioni, questi tubi sono abbastanza robusti da essere usati proprio come supporti.
Una volta che il programmino ci ha dato tutte le dimensioni si preparano i materiali necessari - foto1.
S’inizia segnando con un pennarello le distanze tra i vari elementi, poi si eseguono i buchi usando un trapanino a colonna, questo per far sì che i fori siano abbastanza allineati - foto2.
Stiamo parlando di 2,4 ghz, una lunghezza d’onda di soli 12 cm, quindi sulle distanze siate precisi, usando le misure delle distanze in progressione, vi consiglio di fissare con del nastro adesivo su un tavolo, il tubo e una riga affianco, questo limiterà gli errori - foto3.
Per il taglio degli elementi - schema 3 - invece è d’obbligo l’impiego di un calibro.

 




Si apre il calibro impostando la misura dell’elemento da tagliare, si sagoma l’elemento qualche millimetro più lungo, poi servendosi di una mola o altro, si ritocca continuamente l’elemento fino a farlo rientrare in modo perfetto tra le due “fauci” dello stesso - foto4.
Visto la poca differenza tra i singoli elementi, consiglio il taglio e l’istallazione sul boom, di un elemento per volta.
Per gli elementi ho usato le barrette per saldatura del rame che si usano in carpenteria, (grazie Franco), queste sono di forma quadra, 2mm x 2mm, e sono una lega di rame e altri metalli che le rendono particolarmente rigide.
Bucando il boom con punta da 2mm, l’elemento va forzato per farlo entrare, una volta entrato resta fermo.





Si tagliano tutti gli elementi e s’infilano sul boom, per ultimo bisogna costruire il dipolo, infilando la barretta e ripiegandola su se stessa costruendo un’ellisse come da schema 4.
Al termine del lavoro, una goccia di collante tra elementi e boom, li bloccherà per sempre nella corretta posizione.
La parte meccanica è terminata, il dipolo cosi fatto offre un’impedenza di circa 200 ohm, per cui bisogna costruire un balun 4:1 per abbassare tale impedenza ai canonici 50 ohm richiesto dal modulo wi-fi.
Il calcolo di tale balun, da’ come risultato 4cm, schema 5, quindi bisogna usare un cavo coassiale particolarmente piccolo per poterlo ripiegare e saldare come da foto5.
A tale scopo va benissimo l’rg-174, ma solo per questo scopo, o al massimo per fare una discesa corta, molto corta, si tenga presente che a 2,4ghz tale cavo attenua oltre 200db per 100mt quindi anche solo 1mt attenua 2db !
Inventatevi un sistema di sostegno, o fate come me, foto6.
La 13 elementi in oggetto e un buon compromesso tra dimensioni e resa, si pensi a poco più di 40cm che guadagna oltre 13db, e credetemi, se fate una “ricerca nuove reti” a 360 gradi, vi meraviglierete di cosa c’e’ in aria, e si sa’, ciò che è in aria è… a disposizione di tutti!


'73 e buoni dx in banda wi-fi de Sal DTK